SP29

Residenza Stampace

INFORMAZIONI
Progetto: Restauro e risanamento conservativo di due immobili adiacenti
Anno realizzazione: 2024 - in corso
Luogo: Via Ospedale 22-30, Cagliari (CA)

RESIDENZA STAMPACE

Il progetto coinvolge due immobili adiacenti situati in via Ospedale, nel centro storico di Cagliari: uno conserva la struttura originaria, mentre l’altro si presenta in stato di rudere. L’intervento, attualmente in corso, punta a coniugare la conservazione dei caratteri storici con l’inserimento di nuove unità abitative, garantendo sicurezza strutturale, qualità abitativa e un’integrazione armoniosa nel tessuto urbano esistente.
LOCALIZZAZIONE E STATO INIZIALE

Il progetto riguarda due immobili adiacenti situati nel cuore del centro storico di Cagliari, in via Ospedale n. 22-30. Il primo edificio, articolato su quattro livelli, ospita unità residenziali ed è caratterizzato da una configurazione tipica dell’impianto medievale. La seconda unità, in stato di rudere, era originariamente un edificio su due livelli con destinazione commerciale e residenziale. Le condizioni generali degli immobili variavano da mediocre conservazione a crollo parziale, rendendo necessario un intervento radicale di recupero e ricostruzione.

La struttura dell’edificio esistente conserva i setti murari portanti originari in pietra calcarea, con solai in parte lignei e in parte in laterocemento. L’edificio in stato di rudere mantiene ancora visibile il muro di facciata e tracce volumetriche originarie. L’intervento ha previsto il consolidamento dell’esistente con tecniche compatibili con i materiali originali e l’utilizzo di materiali a basso impatto ambientale per la nuova costruzione, privilegiando soluzioni “a chilometro zero”.

CONTESTO STORICO E STATO PRECEDENTE

Gli immobili oggetto dell’intervento si trovano nel quartiere di Stampace. Si tratta di due unità edilizie adiacenti, risalenti al periodo prebellico, costruite secondo la tipologia tradizionale a schiera, con sviluppo ortogonale alla strada e cortile interno di pertinenza. La documentazione storica e catastale attesta la loro presenza già nei catastali del 1930 e nelle foto aeree degli anni ’40, mentre la mappa dei danni bellici del 1944 ne segnala parziali lesioni dovute ai bombardamenti.

La prima unità, attualmente conservata, è articolata su quattro livelli e presenta ancora i setti portanti in muratura e molti degli elementi costruttivi originari. La seconda unità, oggi in stato di rudere, risulta parzialmente crollata nel dopoguerra, probabilmente a seguito dei danni bellici, e conserva solo parte delle murature al piano terra e il muro di facciata principale.

Le planimetrie catastali del 1966 confermano la tipologia originaria a pianta rettangolare con ambienti distribuiti attorno ad anditi centrali e cortili interni, funzionali all’aerazione e alla luce naturale. Tuttavia, nel corso degli anni sono comparse alterazioni volumetriche e aperture non autorizzate (superfetazioni), soprattutto dopo il crollo dell’edificio adiacente. Tali modifiche non sono compatibili con il contesto architettonico originario e verranno eliminate nel corso dell’intervento attuale.

L’analisi dei materiali da costruzione ha evidenziato l’uso prevalente di pietra calcarea tenera (pietra cantone), intonaci a calce e infissi lignei ormai deteriorati. Le condizioni generali della muratura, pur presentando degrado diffuso (erosione, perdita di malta, cavillature), sono tali da consentire un intervento di consolidamento compatibile con i criteri conservativi del PPCS.

 

LINEA DEL TEMPO STORICA

Anno

Evento

1930

Presenza attestata nei catastali storici: edifici a schiera su lotto rettangolare

1940–1944

Visibili nelle foto aeree storiche; i bombardamenti della Seconda guerra mondiale causano danni parziali

1944

I danni bellici sono censiti nelle tavole comunali: i fabbricati sono segnalati come lesionati

Anni ’50

Inizia il degrado progressivo della seconda unità, che evolve in rudere nei decenni successivi

1966

Le planimetrie catastali mostrano ancora lo sviluppo originario su più livelli, nonostante il crollo parziale

2000–2020

Incremento delle alterazioni non autorizzate (aperture laterali, superfetazioni) e assenza di manutenzione

2024

Avvio del progetto di restauro e ricostruzione con approccio conservativo e sostenibile

L’INTERVENTO

L’intervento si articola in due direttrici principali: il restauro conservativo dell’edificio esistente e la ricostruzione dell’immobile adiacente, ormai in stato di rudere, entrambi situati in via Ospedale a Cagliari.

Per quanto riguarda il fabbricato esistente (classificato in classe di valore I.A2 dal PPCS), l’approccio progettuale ha puntato alla conservazione dell’impianto storico e alla valorizzazione dei caratteri architettonici originali, come le scale interne e la struttura tipica a schiera. L’intervento ha previsto:

  • il consolidamento delle strutture murarie in pietra calcarea;
  • la sostituzione selettiva dei solai degradati con solai in legno di castagno;
  • la conservazione delle scale storiche in legno;
  • la conservazione delle aperture storiche e l’eliminazione delle superfetazioni.

L’edificio ricostruito (classificato in III.A2) è stato progettato rispettando i vincoli volumetrici, compositivi e tipologici definiti dal Piano Particolareggiato. La nuova costruzione, su tre livelli, è stata pensata per integrare morfologicamente e visivamente l’impianto originario, rispettando gli allineamenti stradali, le altezze interpiano e le proporzioni architettoniche degli edifici limitrofi.

Complessivamente, sono state realizzate dieci unità abitative, di diverse metrature e tipologie, distribuite come segue:

  • Piano terra: quattro appartamenti, tra cui due nel nuovo edificio e due nell’esistente, con accessi indipendenti e affacci su cortile interno o su via Ospedale.
  • Primo piano: tre appartamenti, alcuni in duplex, collegati da vano scala e ascensore centrale.
  • Secondo piano: tre unità, tra cui un alloggio monostanza con terrazza privata.

L’intervento ha introdotto inoltre un nuovo vano scala con ascensore, garantendo l’accessibilità completa a tutti i livelli.

DETTAGLI ARCHITETTONICI

L’intervento ha mirato alla valorizzazione del patrimonio edilizio esistente attraverso l’uso di tecniche costruttive compatibili e materiali a basso impatto ambientale.

Nel fabbricato storico, le operazioni hanno incluso:

  • la sostituzione del solaio ligneo del primo piano con travi in castagno, tavolato nuovo e caldana armata perimetrale;
  • la conservazione e il recupero del locale voltato al piano terra, con murature storiche in pietra cantone e volta a vela in laterizio;
  • la rimozione dei volumi non coerenti (balconi e superfetazioni posteriori);
  • la pulizia e ripristino delle facciate, con intonaci a base calce e tinteggiature compatibili con la cromia storica del centro;
  • la regolarizzazione delle aperture, mantenendo la simmetria e le proporzioni originarie.

Nel nuovo edificio, si è optato per una struttura portante in cemento armato, con solai in latero-cemento e tetto in legno ventilato. I tamponamenti sono in blocchi di laterizio porizzato, rifiniti con intonaco e colore coerente con il contesto.

Le finiture e i dettagli architettonici (bucature, parapetti, cornici) sono stati progettati per riprendere i caratteri dell’edilizia tradizionale del quartiere Stampace, assicurando un inserimento armonioso nel contesto urbano.

L’intero intervento è stato eseguito nel rispetto dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) previsti dal PPCS, privilegiando materiali riciclabili, sistemi a bassa emissione, soluzioni impiantistiche efficienti (pompe di calore, illuminazione LED) e prodotti locali per ridurre il carico ambientale e migliorare le performance energetiche.

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